Se la Piazza Rossa è il cuore di Mosca, la storica Via Arbat è l’anima della città. Questa via è senza dubbio una delle più famose della capitale della Russia, se non la più famosa, insieme alla Via Tverskaya. Commerciale e turistica, piena di negozi, ristoranti e artisti di strada, è quasi tutta pedonale. Ti offro un percorso in cui potrai osservare e anche visitare edifici, musei, teatri e monumenti più rappresentativi di Arbat.
1. Arbat, la via più affascinante di Mosca
Il quartiere o distretto di Arbat è un distretto storico di Mosca, in cui si trova la famosa via Arbat (o Vecchia Arbat), a circa 20-30 minuti a piedi a ovest della Piazza Rossa, o a 15 minuti dalla Cattedrale del Cristo Salvatore, per citare due esempi centrali.
Situata nel centro storico di Mosca, tra la piazza Arbatskaya e Smolenskaya-Sennya, è lunga circa 1,2 km ed è circondata da edifici storici con diverse architetture. Personalmente, adoro passeggiare per questa via. È la via più affascinante di Mosca per la sua architettura storica e per la sua atmosfera animata.
Se ti piacel’ambiente notturno e un’atmosfera animata, questa zona è un buon posto in cui alloggiare a Mosca. In questa via troverai una miriade di negozi di souvenir, ristoranti, musei o artisti che fanno ritratti ai passanti. Inoltre, nelle diverse epoche festive dell’anno, come Natale, questa via si decora e si illumina in modo speciale.
Prima di iniziare il percorso in questa via, devo fare due precisazioni:
- Non confondere la Via Arbat con la Via Nuova Arbat (o Novy Arbat), che si trova nello stesso Distretto, al nord della Via Vecchia Arbat e perpendicolare a questa, a solo pochi minuti a piedi di distanza. Si tratta di una via moderna, che ha messo fine all’antico quartiere di vecchie stradie di Arbat e che ora dispone di diverse carreggiate di circolazione in ogni senso di marcia. Fa parte della circonvallazione di Mosca, l’autostrada federale M-1 che attraversa tutta la regione moscovita e arriva fino in Bielorussia. Ecco una foto della via Nuova Arbat, con i grattacieli di Moscow City sullo sfondo:
- Lungo la via troverai personale di negozi, ristoranti o musei che faranno i buttadentro, cercando turisti e portandoli al loro negozio, alcuni dei quali saranno mascherati nei modi più svariati.
2. Un po’ di storia della Via Arbat
Se risaliamo fino al XV secolo, questa via era abitata da mercanti e maestri artigiani e sempre qui hanno iniziato ad essere erette molte chiese. Più tardi, nel XVIII secolo, è stata considerata dalla nobiltà russa come il luogo più prestigioso in cui vivere, anche se è stata quasi completamente distrutta da un incendio durante l’occupazione di Mosca da parte di Napoleone nel 1812.
Dopo la sua ricostruzione, questa via è stata il luogo abitato da artisti, studiosi e nobili russi. È stata scelta come dimora anche dagli alti funzionari durante l’epoca sovietica.
Oggigiorno, questa arteria urbana è una delle maggiori attrazioni turistiche di Mosca, ha un’atmosfera propria ed è molto adatta ai pedoni dato che è praticamente libera dal traffico su ruote dal 1985 (eccetto una piccola parte vicino alla piazza Smolenskaya).
Come curiosità, attualmente non si conosce l’etimologia di “arbat”, anche se è stato speculato che potrebbe corrispondere alla parola “sobborgo” o “periferia”, dato che in origine Arbat non si trovava al centro della città.
3. Cosa vedere nella Via Arbat e dintorni, una passeggiata dall’inizio alla fine
La Via Arbat si può percorrere a piedi o in molti altri modi o con itinerari diversi. Ovviamente, si tratta di un luogo con molti posti in cui puoi trovare ristoranti, hotel, musei, negozi di souvenir, artisti di strada, librerie, etc.
Ma in questo caso ti guiderò in un altro tipo di percorso. Quello che ti propongo è basato su una mappa del Comitato del Turismo e dell’Industria Alberghiera della Città di Mosca. Non mi limiterò solo alla Via Arbat, ma ti mostrerò anche gli edifici, musei o monumenti di interesse più rilevanti che si trovano nelle vie adiacenti.
Si tratta di un percorso di poco più di 1,5 km di lunghezza e circa due ore di durata senza entrare nei vari luoghi. Ecco il percorso.
3.1. La stazione della metro Arbatskaya (linea 3)
La stazione della metro Arbatskaya (linea 3 Arbatsko–Pokrovskaya), spettacolare come molte di quelle moscovite, è l’inizio di questo percorso (numero 1 sulla mappa qui sopra).
Si tratta di una delle più lussuose della capitale. È stata inaugurata nel 1953 ed è sorta sopra a un’altra stazione danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa volta è stata costruita più in profondità, a 41 metri, per poter servire anche da rifugio in caso di attacco nucleare. Dispone di importanti elementi di barocco moscovita, dove spiccano il marmo, il granito colorato del pavimento, i suoi archi, lampadari e rilievi floreali. È una delle più lunghe della città.
3.2. Casa dei Ricevimenti del Governo della Federazione Russa (Via Vozdvizhenka 16)
Uscendo dalla stazione della metro di Arbatskaya (linea 3) ti imbatterai, in via Vozdvizhenka n.16, nella Casa dei Ricevimenti del Governo della Federazione Russa (o Casa di Arseny Morozov), che unisce diversi stili architettonici poco visti a Mosca come l’art nouveau e l’ecletticismo, con un esotico stile arabo frutto dei viaggi del magnate russo Arseny Morozov in Spagna e Portogallo.
Vi sono anche chiare influenze Gaudiane. Infatti, l’architetto della casa (o meglio, reggia), Fyodor Schechtel, è stato chiamato il “Gaudí russo”.
Risale alla fine del XIX secolo. Un dato interesante è che si crede che chi trovi un drago nelle sue pareti avrà molta fortuna durante tutto l’anno.
È stata ricostruita nel 2006 e ospita riunioni di delegazioni governamentali, diplomatiche e conferenze internazionali.
3.3. Cinema Khudozhestvenny (Piazza Arbatskaya 11)
Se ti dirigi verso la Piazza Arbatskaya, potrai vedere il Cinema khudozhestvenny, che è stato anche un teatro. È dove si riuniva l’intelligence russa all’inizio del XX secolo ed era destinato ad essere una specie di cattedrale cinematografica.
Ha aperto nel 1909, arrivando ad avere una capacità di 900 spettatori ed è stata la sede del primo film sovietico sonoro: Il cammino verso la vita (Nikolay Ekk, 1931). Sempre in questo cinema è stato proiettato per la prima volta il leggendario e in molti sensi rivoluzionario film La corazzata Potemkin (Sergey Eisenstein, 1925), di fama storica mondiale.
Specializzato in cinematografia statale, il Cinema Khudozhestvenny è stato chiuso nel 2014 per essere ristrutturato, una costante nel suo importante avvenire. Attualmente ospita diverse sale cinematografiche in edifici moderni.
3.4. Entrata della stazione della metro Arbatskaya (linea 4)
Oltre alla stazione metro Arbatskaya della linea 3, ve n’è un’altra che si trova a pochi metri e che ha lo stesso nome, eccetto per la linea: la stazione Arbatskaya della linea 4 Filyovskaya.
Questa è stata costruita nel 1935 e oggi ha meno traffico della precedente. Il suo ingresso ha la forma di una stella a 5 punte, uno dei primi simboli della metro di Mosca. La facciata esterna è molto originale, di colore rosso e un po’ di bianco.
In questa immagine puoi vedere il cinema Khudozhestvenny a sinistra, in centro la stazione metro Arbatskaya della linea 4 e a destra la Cappella dei Santi Boris e Gleb:
3.5. Cappella dei Santi Boris e Gleb (Piazza Arbatskaya 4)
La Cappella dei Santi Boris e Gleb è stata eretta nel 1997, non molto lontano dal posto in cui prima ne sorgeva un’altra che è poi stata demolita in epoca sovietica. È un esempio della varietà degli edifici della zona.
3.6. Ristorante Praga (Via Arbat 2)
Dalla Piazza Arbatskaya si inizia il percorso per la via Arbat, dove si trova il Ristorante Praga.
Questo ristorante risale al 1872 ed è un punto storico emblematico che si trova all’inizio della via. È stato visitato da vari artisti e celebri scrittori come Anton Chechov, Leon Tolstoy o Ivan Bunin. Era conosciuto per la sua eccellente cucina con specialità uniche in città.
È stato una mensa pubblica dopo la Rivoluzuone e più tardi, a partire dal 1954, un locale di lusso. Il suo nome viene dalla torta “Praga”.
È stato ricostruito nel 1995-1997 e spiccava la sua illuminazione notturna. Tuttavia, è stato chiuso dal 2018 dopo un’asta e a breve, se tutto va bene, si prevede che diventi un museo dedicato alla sua storia.
Continuando nella Via Arbat, al primo incrocio sulla destra, catturerà la tua attenzione la particolare architettura del ristorante georgiano Genatsvale.
Un po’ più avanti, all’altezza di uno Starbucks, potrai vedere in una delle facciate laterali di un edificio, un grande ritratto del maresciallo dell’Unione Sovietica Gueorgui Zhukov, uno dei comandanti più importanti della Seconda Guerra Mondiale.
3.7. Teatro Accademico Statale Vakhtangov (Via Arbat 26)
Uno degli edifici più celebri della Via Arbat, conosciuto da diverse generazioni di moscoviti e uno dei migliori teatri della città, è il Teatro Accademico Statale Vakhtangov. Risale al 1921 ed è stato quasi completamente distrutto nel 1941 da un attacco aereo durante la Seconda Guerra Mondiale. È stato poi ricostruito un nuovo edificio nel 1946-1947 e nuovamente restaurato nel 2011, con una capacità di 1.055 spettatori.
A parte i suoi famosi spettacoli durante la sua storia, è stato uno spazio di grande creatività che dispone di un museo sul percorso del teatro e del suo fondatore, ma anche una sala attigua al civico 24 della via che è una specie di caffetteria-teatro.
Davanti a questo teatro si trova la statua della fontana della Principessa Turandot, del 1997, in bronzo e granito, in omaggio all’omonima opera teatrale di Carlo Gozzi, che fu rappresentata in anteprima con grande successo proprio nel teatro di cui parlo, che ospitò anche un’opera incompiuta di Giacomo Puccini. Nella statua della fontana, la principessa danzante è ricoperta di color oro.
3.8 Casa Centrale dell’Attore (Via Arbat 35)
Proprio di fronte al teatro Vakhtangov, si trova l’edificio della Casa Centrale dell’Attore (Via Arbat, 35), costruita tra il 1913 e il 1914 come insieme di case (appartamenti di A. T. Filatova e Y. M. Filatov). All’epoca, per Mosca era un vero e proprio grattacielo per quanto riguarda le sue dimensioni. Oggi, ovviamente, è molto superato e ospita riunioni, presentazioni e laboratori teatrali. Al piano terra vi è anche un salone per banchetti.
3.9. Teatro Drammatico di Mosca Ruben Simonov (Via Kalohsin 10)
Da qui puoi fare una breve deviazione e dare un’occhiata da fuori al Teatro Drammatico di Mosca Ruben Simonov (Via Kalohsin 10) che è stato fondato come studio teatrale e che dal 2017 è stato ampiamente rinnovato.
Nell’intersezione della Via Arbat n. 37 con la Via Krivoarbatsky, scoprirai il muro di Tsoi, che rende omaggio al cantante rock russo Viktor Tsoi e al suo gruppo Kino. Il cantante è morto nel 1990 in un incidente d’auto. È un punto di incontro di giovani che ricordano le sue canzoni. Sulle pareti di questo spazio di culto si trovano dipinti e immagini di Tsoi, molto popolare ai suoi tempi.
3.10. Casa di Melnikov (Via Krivoarbatsky, 10)
Se continui all’interno della via Krivoarbatsky, arriverai alla Casa (o Residenza) di Melnikov, in stile costruttivista. È stata il laboratorio dell’architetto avanguardista Konstantin Melnikov ed è stata costruita nel 1927-1929.
Per visitarla tramite un tour guidato di 1 ora e mezza è necessario fare una prenotazione in anticipo. Ad ogni modo, vale la pena vedere la casa da fuori con le sue finestre esagonali e il suo giardino.
Si tratta di una succursale del Museo dell’Accademia di Architettura dell’URSS. Maggiori informazioni: http://muar.ru/en/melnikov-house
3.11. Monumento a Bulat Okudzhava (Via Plotnikov)
Tornando alla via Arbat, in via Plotnikov si trova il monumento a Bulat Okudzhava, celebre cantautore russo di origine georgiana, letterato e compositore allo stesso tempo. Risale al 2002 ed è un’opera di Georgy Frangulyan.
La composizione include due semi archi in bronzo che fanno da porta d’ingresso, due panchine e la figura di Okudzhava, alta 2,5 metri, in un luogo incantevole.
3.12. Chiesa della Trasfigurazione del Salvatore sulle Sabbie (Spasopeskovsky 4A)
Se fai una piccola deviazione in via Spasopeskovsky, potrai ammirare la Chiesa della Trasfigurazione del Salvatore sulle Sabbie, le cui origini risalgono all’inizio del XVIII secolo. È stata chiusa durante l’epoca sovietica.
Come curiosità, appare nel famoso quadro di Vasily Polenov “Cortiletto Moscovita” (1878, Museo Statale di Arte Russa, San Pietroburgo), che ci mostra il quartiere Arbat, che sembrava un villaggio.
3.13. Monumento ad Alexander Pushkin (Piazza Spasopeskovsky)
Da questa chiesa potrai avviarti verso la piazza Spasopeskovsky, in cui si trova il monumento ad Alexander Pushkin, in un piccolo parco, opera dello scultore Yuri Dines eretta nel 1993.
In questa stessa piazza, al civico 10, si trova la Casa Spaso (precedentemente residenza Vtorov), la residenza degli ambasciatori degli Stati Uniti dal 1933. È stata costruita tra il 1913 e 1915 ed era molto lussuosa per l’epoca. Spicca il suo alto soffitto e un enorme lampadario realizzato in cristallo russo.
3.14. Casa Museo di Pushkin (Via Arbat 53)
Continuando in Via Arbat, al civico 53 si trova la Casa Museo di Pushkin, dove ha vissuto il leggendario poeta nazionale russo (anche drammaturgo e romanziere) dal febbraio al maggio del 1931. Proprio qui ha celebrato il suo addio al nubilato prima di sposarsi con Natalia Goncharova e poi vi ha passato anche la luna di miele. Ha avuto una vita molto turbolenta e ha vissuto in diversi luoghi.
La sua opera si inserisce nel movimento romantico ed è il fondatore della letteratura nazionale russa. La sua produzione più conosciuta è il dramma teatrale “Boris Godunov”.
L’ingresso alla Casa Museo (o Memoriale, o appartamento commemorativo) di Pushkin in via Arbat, costa 350 rubli. È aperta tutti i giorni tranne il lunedì. Oltre alla dimora dello scrittore e a vari oggetti e documenti, o come è stato il suo matrimonio, nell’edificio vi sono anche sale espositive ideali per conoscre la Mosca e la Russia del XIX secolo.
La Casa Museo (o Memoriale) è una succursale del Museo Statale A. S. Pushkin, la cui sede centrale si trova a soli 15 minuti di distanza, in via Prechistenka, 12/2 e situato in una reggia storica. Maggiori informazioni: http://www.pushkinmuseum.ru/
Inoltre, esiste anche il Museo Statale di Belle Arti Pushkin (o di Arti Plastiche Pushkin), in via Volkhonka, 12, il cui nome è un omaggio al letterato, ma che non ha niente a che vedere con il precedente, a poco più di venti minuti da Via Arbat 53 e molto vicino alla Cattedrale del Cristo Salvatore. È il secondo grande museo della Russia dedicato all’arte europea, superato solo dall’Hermitage di San Pietroburgo.
3.15. Monumento ad Alexander Pushkin e Natalia Goncharova
Nel 1999, per commemorare il 200° anniversario della sua nascita, davanti alla Casa Museo di Pushkin è stata collocata una bella statua in bronzo di Alexander Pushkin e Natalia Goncharova. È opera di Alexander e Igor Bourganov.
La composizione è in bronzo in stile romantico e granito lucido alla base. È un buon luogo per scattarti qualche foto. La gente tocca le mani della scultura perché è di buon auspicio per essere fortunati in amore e renderlo più forte e duraturo.
3.16. Appartamento Memoriale di Andrey Bely (Via Arbat 55)
Fa parte del Museo Statale A. S. Pushkin anche l’Appartamento Memoriale (o commemorativo) di Andrey Bely, luogo in cui ha vissuto per ventisei anni dalla nascita questo celebre poeta simbolista della fine del XIX secolo e inizi del XX e che potrai visitare. All’interno potrai conoscere la sua vita e le sue opere. Offre anche spettacoli artistici e musicali. Aperto tutti i giorni tranne il lunedì. Da 100 a 200 rubli.
3.17. Il Ministero degli Affari Esteri (Smolenskiy Boulevard, 32/34)
Sicuramente, passeggiando per la via Arbat, avrai intravisto in lontananza un grande grattacielo. Si tratta nientedimeno che dell’edificio del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, un luogo perfetto per terminare questo percorso.
Questo colossale grattacielo è una delle cosiddette Sette Sorelle di Stalin, l’unico non coronato da una stella sovietica.
Arriva a 172 metri di altezza e ha 27 piani. Nella parte più alta della facciata si trova un grande scudo o emblema dell’Unione Sovietica. Costruito tra il 1948 e il 1953, si tratta di un edificio ad uso pubblico e non può essere visitato all’interno, ma vale la pena vederlo da fuori dopo aver percorso la Via Arbat.
4. Ristoranti, negozi e musei nella Via Arbat
Se cerchi varietà e gastronomie originali, la Via Arbat è il posto che fa per te. L’offerta di ristoranti è immensa.
Troverai tutte le catene di fast food russe e americane, diversi buffet come Mu Mu o Grabli, ma anche ristoranti georgiani, azeri, uzbeki, armeni, asiatici, etc. Vale a dire, ristoranti delle ex repubbliche sovietiche e che ti consiglio di provare. Ti assicuro che non ti deluderanno.
Ma se preferisci qualche ristorante di lusso, c’è il White Rabbit, un moderno ristorante in stile russo che si trova al 16° piano del centro commerciale Smolenskiy, di fronte all’edificio del Ministero delle Relazioni Estere. Qui, i piatti tradizionali russi si uniscono alle ultime tendenze gastronomiche e i prodotti locali sono all’altezza dei palati più raffinati.
Un altro buon ristorante, di cucina asiatica e anch’esso ubicato nel centro commerciale sopra citato, è il ristorante Zodiac, che fa parte
La Via Arbat è un buon posto anche per comprare souvenir, come le famose matrioske e altri oggetti molto tipici come i cappelli russi etc., anche se questa zona, essendo molto turistica, può risultare più cara rispetto alle altre zone della capitale.
Lugo la Via Arbat, troverai anche uffici di informazioni turistiche itineranti che ti potranno aiutare con gli itinerari turistici.
Approfittando dell’attrazione turistica di questa via, sono stati aperti anche alcuni musei curiosi, come il Museo delle Illusioni Ottiche (Malyy Nikolopeskovskiy 4), il Museo della Tortura di Mosca (o del castigo corporale) (Via Arbat, 25/36) o il Museo del Profumo (via Arbat, 36/2, verso la via Spasopeskovsky).
Ed ecco qui il tour di Via Arbat, che spero vi sia stato utile. Grazie per avermi letto.